Tutto sulla psoriasi
La psoriasi è una malattia cronica della pelle responsabile della comparsa in qualsiasi punto del corpo di placche rosse e squamose. Può ridurre la qualità della vita di che ne soffre, ma per fortuna esistono trattamenti efficaci per controllarla.
Qualità della vita e psoriasi
La psoriasi può incidere su tutti gli aspetti della vita: lavoro, famiglia, rapporti sessuali, benessere emotivo, ecc. Gli studi condotti in materia hanno dimostrato che la riduzione della qualità della vita di chi soffre di psoriasi è simile o addirittura maggiore rispetto a quella sperimentata da chi è affetto da altre patologie croniche, quali il diabete o l'asma. L'impatto può essere fisico, sociale o emotivo.
È importante notare che in molti studi la correlazione tra la riduzione della qualità della vita e la gravità clinica è minima, il che indica che l'impatto della psoriasi sull'individuo va ben oltre l'apparente gravità delle lesioni cutanee.
Le lesioni da psoriasi possono influenzare le attività quotidiane. Ad esempio, la psoriasi su mani o piedi può causare difficoltà quando si tratta di vestirsi, scrivere o camminare. La psoriasi nella zona dei genitali, invece, può incidere sulla vita sessuale. Inoltre, il prurito può interferire con il sonno con chiare ripercussioni a livello di prestazioni lavorative o scolastiche.
Difficoltà nelle relazioni sociali e sul posto di lavoro
Se sei affetto da psoriasi, è probabile che in qualche momento della tua vita ti sia sentito a disagio a causa di sguardi curiosi o domande inopportune. La visibilità delle lesioni può infatti causare rifiuto sociale e un senso di stigmatizzazione con conseguenti ripercussioni sulla vita lavorativa e sulle relazioni sociali di chi ne soffre.
La visibilità della malattia, ad esempio, può aumentare lo stress per un colloquio di lavoro o influenzare il modo in cui si interagisce con colleghi o clienti. I tassi di disoccupazione e le assenze per malattia sono più elevati tra chi soffre di psoriasi.
Impatto della psoriasi sull'autostima e sull'umore
La psoriasi può provocare insicurezza e bassa autostima. Infatti, la particolare consapevolezza della propria condizione porta a preoccuparsi delle reazioni e delle opinioni altrui. Gli studi dimostrano che tali sentimenti sono comuni nelle persone affette da psoriasi.
In particolare, i sintomi della malattia riducono il benessere e causano preoccupazione per l'immagine personale con sentimenti di vergogna, senso di colpa, scarsa autostima, esclusione sociale e difficoltà in ambito lavorativo; tutto ciò può portare ad ansia e depressione. Si ritiene che anche l'infiammazione incida sullo sviluppo della depressione.
Cosa fare se osservo qualche sintomo?
Come abbiamo visto, la psoriasi può interessare molti punti del corpo, non solo la pelle. Convivere ogni giorno con questa problematica può essere impegnativo. In alcuni momenti ti sentirai sano, forte e resistente, ma in altri potresti provare sentimenti di solitudine, imbarazzo, ansia, bassa autostima, depressione, rabbia o paura.
Lavorare con un operatore sanitario per trovare un piano di trattamento che aiuti a gestire efficacemente la malattia psoriasica può ridurre il disagio quotidiano e creare un senso di speranza nel futuro. È altrettanto importante riconoscere l'impatto della malattia sulla propria vita, chiedere aiuto a chi ci circonda e creare abitudini sane per riuscire così a gestire le sfide della convivenza con una malattia cronica.
Bibliografia
- World Health Organization (WHO). Global report on psoriasis [Internet]. 2016. Available at: https://apps.who.int/iris/handle/10665/204417
- National Psoriasis Foundation (NPF). Emotional impacts of psoriatic disease [Internet]. 2018. Available at: https://www.psoriasis.org/sites/default/files/emotional_impact_fact_sheet.pdf#utm_ source=EduPageCP
- European Academy of Dermatology and Venereology (EADV). Accepting Psoriasis [Internet]. 2019. Available at: https://www.eadv.org/cms-admin/showfile/9635-EADV PSORIASIS-6-Accepting psoriasis.pdf
Domande frequenti sulla psoriasi
La psoriasi colpisce più di 60 milioni di persone in tutto il mondo.
Interessa uomini e donne allo stesso modo e si verifica più comunemente negli adulti che nei bambini. La psoriasi può insorgere a qualsiasi età. Sebbene da alcuni studi sia emerso che l'età media di insorgenza della psoriasi sia 33 anni e che il 75% dei casi si sia verificato prima dei 46 anni, altre ricerche hanno suggerito che la malattia presenta un picco bimodale di insorgenza: il primo è compreso tra i 16 e i 22 anni, il secondo tra i 57 e i 60 anni.
La psoriasi ha una componente ereditaria. Ciò significa che se una persona è affetta da psoriasi, i rispettivi figli avranno maggiori probabilità di soffrirne rispetto agli altri. Tuttavia, esistono anche altri fattori determinanti. I fattori di rischio più importanti per la psoriasi sono l'obesità, il fumo, il consumo di alcol, le infezioni, lo stress e l'assunzione di alcuni farmaci.
No, la psoriasi non non lo é, né per contatto né tramite altre modalità di trasmissione.
No, la psoriasi non si può curare. Attualmente, non esiste un trattamento in grado di eliminare tale malattia. Tuttavia, esistono numerosi farmaci che consentono di controllarne i sintomi e che permettono di condurre una vita normale.
La maggior parte delle persone soffre di una psoriasi lieve, controllabile semplicemente adottando alcune misure (come l'idratazione quotidiana della pelle) e applicando farmaci topici.
Tuttavia, in alcune persone, la malattia colpisce un'area cutanea più ampia o le articolazioni o, ancora, ha un impatto significativo in termini di benessere e qualità della vita. In tali casi, la psoriasi va trattata mediante la somministrazione di altri farmaci sotto forma di compresse o per iniezione. Sono disponibili trattamenti adeguati ed efficaci per ogni persona e per ogni tipo di psoriasi.
La psoriasi è una malattia visibile, per cui può influire sulla qualità della vita. Tuttavia, non ha lo stesso impatto su tutte le persone. Dipende da molti fattori, come l'estensione e l'intensità della malattia, l'ambiente sociale e la personalità di chi ne soffre. Non di rado provoca ansia e depressione. Per migliorare la qualità di vita è importante seguire il trattamento prescritto dal medico in modo tale da allungare al massimo i tempi di remissione e ridurre il rischio di insorgenza di altre malattie legate alla psoriasi.
Non si conosce. È impossibile prevedere come la psoriasi si evolverà in una determinata persona o quanto dureranno i periodi di esacerbazione e remissione.
Il medico adeguerà il trattamento in base al decorso della malattia.
Ad oggi, non è stato dimostrato che la dieta rappresenti un fattore di rischio per lo sviluppo della psoriasi. Pertanto, non si conosce alcun alimento che provochi la psoriasi. Inoltre, non vi è alcuna prova scientifica a sostegno di una dieta adatta a chi soffre di psoriasi.
Ciononostante, non va dimenticato che l'obesità è un fattore di rischio per tale malattia. Pertanto, seguire una dieta ipocalorica o bassa in calorie per perdere peso è vantaggioso per le persone in sovrappeso. Inoltre, la psoriasi può essere associata a malattie cardiovascolari, per cui una dieta sana, equilibrata e rispettosa del cuore, come quella mediterranea, è altamente raccomandabile.
Infine, secondo la National Psoriasis Foundation, per i celiaci affetti da psoriasi eliminare il glutine dalla propria dieta può essere utile per migliorare la psoriasi, fermo restando che tale organizzazione non raccomanda questo tipo di dieta alle persone non intolleranti al glutine.