Tutto sulla psoriasi
La psoriasi è una malattia cronica della pelle responsabile della comparsa in qualsiasi punto del corpo di placche rosse e squamose. Può ridurre la qualità della vita di che ne soffre, ma per fortuna esistono trattamenti efficaci per controllarla.
Quali sono i sintomi della psoriasi?
I sintomi della psoriasi dipendono soprattutto dalla tipologia della malattia e dalla sua localizzazione. La psoriasi a placche, la forma più diffusa, presenta i seguenti segni e sintomi:
- Chiazze rosse circolari od ovali dai margini netti e rivestite da scaglie bianche o argentate. Le dimensioni sono variabili e vanno da piccole chiazze a grandi placche che possono coprire un'ampia superficie corporea. Le localizzazioni più tipiche sono i gomiti, le ginocchia, la zona lombare e il cuoio capelluto, ma possono apparire in qualsiasi area cutanea.
- Prurito. Il prurito è uno dei sintomi più frequenti riferiti dai pazienti affetti da psoriasi e può avere un impatto maggiore sulla qualità della loro vita rispetto all'effetto estetico della malattia.
- Bruciore, dolore o sanguinamento.
Un altro segno tipico della psoriasi è il fenomeno di Koebner. In tale condizione, qualsiasi trauma cutaneo (graffi, scottature, ecc.) provoca la comparsa di lesioni da psoriasi dopo circa 2-6 settimane. Ciò accade a 1 persona su 4 affetta da psoriasi.
Cos'è l'artrite psoriasica?
L'artrite psoriasica è una malattia infiammatoria delle articolazioni associata alla psoriasi. Si stima che tra il 25% e il 30% delle persone affette da psoriasi sviluppi l'artrite psoriasica. Di norma, la psoriasi appare sulla pelle prima dell'infiammazione delle articolazioni, ma in alcuni casi l'artrite la precede.
L'artrite psoriasica provoca dolore, rigidità e gonfiore intorno e nelle articolazioni del corpo. Può colpire qualsiasi articolazione, comprese quelle della colonna vertebrale. Interessa con frequenza polsi e mani, il che può rendere più difficili le attività quotidiane.
Altre malattie
Altre malattie associate alla psoriasi includono:
- Malattie cardiovascolari (come l'infarto miocardico, l'angina pectoris, l'ictus o la malattia vascolare periferica). La ricerca conferma l'associazione della psoriasi e dell'artrite psoriasica a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, soprattutto nelle persone che presentano una psoriasi grave. La buona notizia è che il trattamento della malattia può ridurre il rischio di infarto e ictus. È importante parlare con il medico circa il proprio rischio di soffrire malattie cardiovascolari.
- Fattori di rischio cardiovascolare (come il diabete, la dislipidemia, l'obesità e l'ipertensione):
- Le persone affette da psoriasi sono a maggior rischio di diabete di tipo 2. Le persone con psoriasi grave, in particolare, hanno il 30% di probabilità in più di soffrire di tale patologia. Nel momento in cui si avvertono dei sintomi correlabili al diabete di tipo 2, come aumento della sete, fame, visione offuscata o stanchezza, informare il proprio medico.
- Esiste un importante legame tra la malattia psoriasica e la sindrome metabolica - un insieme di condizioni che includono dislipidemia, obesità addominale e pressione alta. Secondo uno studio condotto di recente il 40% delle persone affette da psoriasi presenta una sindrome metabolica, rispetto al 23% della popolazione generale. La sindrome metabolica colpisce più le donne affette da psoriasi che non gli uomini.
- Malattia infiammatoria intestinale (come la malattia di Crohn e la colite ulcerosa): esiste una connessione tra psoriasi, artrite psoriasica e malattie infiammatorie intestinali. Da un recente studio condotto su donne affette da psoriasi è emerso che il 10% ha sviluppato una forma di malattia infiammatoria intestinale, come la malattia di Crohn o la colite ulcerosa. I soggetti affetti da psoriasi e artrite psoriasica erano ancora più a rischio di sviluppare la malattia di Crohn. Le persone che soffrono di psoriasi e della malattia di Crohn presentano mutazioni genetiche analoghe. In caso di sintomi di malattia infiammatoria intestinale, come diarrea, crampi addominali e feci sanguinolente, contattare il proprio medico.
- Fegato grasso: in questa malattia, i grassi si accumulano nel fegato.
- Malattia renale: le persone affette da psoriasi grave hanno il doppio delle probabilità di sviluppare una malattia renale cronica rispetto a quelle che non soffrono di tale malattia o che la presentano in forma lieve.
- Cancro: le persone affette da psoriasi sono più esposte al rischio di cancro, in particolare linfoma, carcinoma basocellulare e carcinoma a cellule squamose.
- Ansia e depressione: la psoriasi è associata a molti disturbi psicologici. I problemi psicologici correlati possono influire sulle attività sociali e sul lavoro di tutti i giorni. La psoriasi può infatti causare imbarazzo, mancanza di autostima, ansia e aumento della prevalenza della depressione.
L'ansia e la depressione possono aggravare la psoriasi e ridurre complessivamente la qualità della vita. Pertanto, se si notano sintomi di depressione (tristezza, apatia, stanchezza, difficoltà di concentrazione, ecc.) o ansia (angoscia, nervosismo, insonnia, ecc.), parlare con il proprio medico per porvi rimedio.
Oltre alla comorbidità associata, si è rilevato un certo legame tra psoriasi e determinate abitudini di vita dannose, come il consumo di bevande alcoliche o il fumo.
Cosa fare se osservo qualche sintomo?
Non appena si rilevano delle chiazze sulla pelle fissare un appuntamento con il medico, il quale farà la diagnosi e deciderà il trattamento più appropriato. Inoltre, chi soffre già di psoriasi, è importante che informi il proprio medico qualora dovesse notare un'infiammazione articolare o qualsiasi altro sintomo preoccupante. Come abbiamo visto, la psoriasi può interessare varie parti del corpo, non solo la pelle.
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Domande frequenti sulla psoriasi
La psoriasi colpisce più di 60 milioni di persone in tutto il mondo.
Interessa uomini e donne allo stesso modo e si verifica più comunemente negli adulti che nei bambini. La psoriasi può insorgere a qualsiasi età. Sebbene da alcuni studi sia emerso che l'età media di insorgenza della psoriasi sia 33 anni e che il 75% dei casi si sia verificato prima dei 46 anni, altre ricerche hanno suggerito che la malattia presenta un picco bimodale di insorgenza: il primo è compreso tra i 16 e i 22 anni, il secondo tra i 57 e i 60 anni.
La psoriasi ha una componente ereditaria. Ciò significa che se una persona è affetta da psoriasi, i rispettivi figli avranno maggiori probabilità di soffrirne rispetto agli altri. Tuttavia, esistono anche altri fattori determinanti. I fattori di rischio più importanti per la psoriasi sono l'obesità, il fumo, il consumo di alcol, le infezioni, lo stress e l'assunzione di alcuni farmaci.
No, la psoriasi non non lo é, né per contatto né tramite altre modalità di trasmissione.
No, la psoriasi non si può curare. Attualmente, non esiste un trattamento in grado di eliminare tale malattia. Tuttavia, esistono numerosi farmaci che consentono di controllarne i sintomi e che permettono di condurre una vita normale.
La maggior parte delle persone soffre di una psoriasi lieve, controllabile semplicemente adottando alcune misure (come l'idratazione quotidiana della pelle) e applicando farmaci topici.
Tuttavia, in alcune persone, la malattia colpisce un'area cutanea più ampia o le articolazioni o, ancora, ha un impatto significativo in termini di benessere e qualità della vita. In tali casi, la psoriasi va trattata mediante la somministrazione di altri farmaci sotto forma di compresse o per iniezione. Sono disponibili trattamenti adeguati ed efficaci per ogni persona e per ogni tipo di psoriasi.
La psoriasi è una malattia visibile, per cui può influire sulla qualità della vita. Tuttavia, non ha lo stesso impatto su tutte le persone. Dipende da molti fattori, come l'estensione e l'intensità della malattia, l'ambiente sociale e la personalità di chi ne soffre. Non di rado provoca ansia e depressione. Per migliorare la qualità di vita è importante seguire il trattamento prescritto dal medico in modo tale da allungare al massimo i tempi di remissione e ridurre il rischio di insorgenza di altre malattie legate alla psoriasi.
Non si conosce. È impossibile prevedere come la psoriasi si evolverà in una determinata persona o quanto dureranno i periodi di esacerbazione e remissione.
Il medico adeguerà il trattamento in base al decorso della malattia.
Ad oggi, non è stato dimostrato che la dieta rappresenti un fattore di rischio per lo sviluppo della psoriasi. Pertanto, non si conosce alcun alimento che provochi la psoriasi. Inoltre, non vi è alcuna prova scientifica a sostegno di una dieta adatta a chi soffre di psoriasi.
Ciononostante, non va dimenticato che l'obesità è un fattore di rischio per tale malattia. Pertanto, seguire una dieta ipocalorica o bassa in calorie per perdere peso è vantaggioso per le persone in sovrappeso. Inoltre, la psoriasi può essere associata a malattie cardiovascolari, per cui una dieta sana, equilibrata e rispettosa del cuore, come quella mediterranea, è altamente raccomandabile.
Infine, secondo la National Psoriasis Foundation, per i celiaci affetti da psoriasi eliminare il glutine dalla propria dieta può essere utile per migliorare la psoriasi, fermo restando che tale organizzazione non raccomanda questo tipo di dieta alle persone non intolleranti al glutine.